Vedo un'ombra sul tuo volto - Armando Trovajoli

Erano sposati solo da due ore e non parlavano Lei sudava sotto tutti quegli strati del suo abito Lui guidava sguardo fisso sull'asfalto la sua Cadillac Con Las Vegas alle spalle ed una meta ancora incognita Si diceva che eran pazzi e si baciavan sui metro Per poi litigare ancora e darsi un altro abbraccio Ignoravano la gente Che rideva sempre un po' Quando si vestivano da sposi Un giorno sì e uno no Quando lei piangeva E lui cantava un pezzo malinconico Stranamente le tornava all'improvviso Come sempre quel sorriso in volto Fermi ai bordi della strada lui insultava la sua Cadillac Lei si allontanava in abito da sposa dalla macchina "Amore mio, dove stai andando?" La rincorse e l'abbracciò Poi la prese in braccio e proseguì verso il deserto Chi li ha visti allontanarsi È un camionista di New York Disse che quell'uomo strano le parlava e invece no Di sicuro le cantava quel suo pezzo malinconico Disse infatti che la donna lo guardava stranamente Col sorriso in volto E ignoravano la gente Che rideva sempre un po' Quando si vestivano da sposi Un giorno sì e uno no Quando lei piangeva E lui cantava un pezzo malinconico Stranamente le tornava all'improvviso Come sempre quel sorriso in volto Stranamente le tornava all'improvviso Come sempre quel sorriso in volto

Mi ami solamente quando non sai che fare Ora mi urli contro si sente per le scale E mi dici cose, come hai fatto a pensarle? Hai provato modi ma non posso cambiare Ora che mi dici che non sono lo stesso Dopo tutto, tra di noi ci ho solamente rimesso A piazzare degli eroi sotto lo stesso cielo Disegnavamo con le stelle il nostro universo Ogni volta soli in mezzo a quella stazione Che t'aspettavi? Ora trattengo le parole Perché non sei qui dove tu mi hai sempre aspettato? Perché non sei te anche se ho la tua pelle accanto? Quindi, ogni volta noi Era sempre scontato Era sempre sbagliato, tutto scontato Ed è cambiato un cazzo Solo che nelle vie parlano sottovoce Come mille pare che ho, nella testa fanno da spettacolo A chi aspetta chi già se n'è andato Non gli resta aspettare un miracolo Manca poco a questo Scheletri dentro l'armadio prego non mi prendano Le suole bucate finché le gambe non cedono Fontane di sangue, io sto lottando per questo Nello specchio vedo un mostro o vedo me (Vedo un mostro o vedo me) Nello specchio vedo un mostro o vedo me (vedo me) Perché sono un po' meno me senza di te E non so il perché Calma, cantami nel sonno mentre il cielo sopra casca Perché non riusciamo a dirci basta? Perché sono un po' meno me senza di te Perché, ogni volta soli in mezzo a quella stazione Che t'aspettavi? Ora trattengo le parole Perché non sei qui dove tu mi hai sempre aspettato? Perché non sei te anche se ho la tua pelle accanto? Quindi, ogni volta noi Era sempre scontato Era sempre sbagliato, tutto scontato (Eh) (Vedo un mostro o vedo me) (Vedo un mostro o vedo me) Nello specchio vedo un mostro o vedo me

Portami giù nel tuo mare Blu, senza fine Non sarà più come prima Neanche una lacrima sulla cartina Soli dentro un bilocale Senza dormire Abbracciami, per favore Apro gli occhi e sono solo Dici: "Non sei come gli altri" Ma sei come loro Ti innamori di un altro coglione, solo Per stare con qualcuno Mi dici non sono nessuno Quanto ci hai messo a mandarmi a fanculo Sembravamo impazziti Siamo mai stati felici? Non lasciarmi prendere dalle onde Scordati di me negli aeroporti Cercarti tra i ricordi, non mi va Quando ti facevo guidare per chilometri Forse un po' immaturo nei miei limiti Ti lascerò andare, prima o poi Per non morire di noi, di noi, di noi, no Di noi, di noi, di noi, no Accetta le mie paure L'hai fatto sempre Come uno schiaffo sul viso Sono un bastardo, uno stronzo narciso Fumavo in campi di grano Poi mi sdraiavo con te, per ore Mi dicevi: "Tu non hai emozioni" Più che finire in un threesome volevo dei fiori Mi imbarazzo guardando indietro alle volte in cui avevi ragione Con gli occhi pieni di rancore Al porto di Genova gridavi: "Amore" Quanto siamo felici Salutandoci da amici Non lasciarmi prendere dalle onde Scordati di me negli aeroporti Cercarti tra i ricordi, non mi va Quando ti facevo guidare per chilometri Forse un po' immaturo nei miei limiti Ti lascerò andare prima o poi Per non morire di noi, di noi, di noi, no Di noi, di noi, di noi, no Non ti vergognare Se ciò che provi per me non è più ciò che ti piaceva immaginare Se il nuovo tipo che hai non me lo riesci a presentare Le nuove storie, sai, aiutano a scordare Vecchi nodi da lasciare andare Quello di noi, di noi, di noi, no